martedì 30 luglio 2013

Chiacchiere da Salotto

La signora Rochester e la signora Mittermeyer amavano crogiolarsi sul muffito divano del salotto, arrampicandosi su storie più grandi di loro.
Amavano il piatto confabulare domenicale, davanti a banalità quali the e biscotti, irridendo lavandaie e ortofrutticoli.
<< Ascoltando Bach la settimana scorsa ho ricordo di quel cinciallegro di Raimondo, sì caro e pescoso; ti ricordi che assomigliava ad un polpo quando tornava dagli allenamenti di volano, mia cara? >>
<< Non erano allenamenti di volano, ma umili e sbrindellate serenate alla persona della Mariamaura, amabile ragazza immaginaria delle paludi di Corinto. Saltuaria presenza la sua; un coccodrillo più che un armadio. >>

Le due signore si guardano tremebonde negli occhi: la sfida è aperta. Chi ricorda più futilità?

<< Già, già. Ma devi ammettere che mentiva a riguardo molto bene, mi confuse sempre con le sue storie rimbalzanti. Molto ambigue. Per esempio, non era lui che aveva mangiato un intero albero di mele, insieme a Demetrio il parpasauro? >>
<< L'albero era di broccoli, ed era sempre insieme a Mariamaura; ma sì, l'aveva mangiato quasi tutto, effettivamente.>>

Due punti per la signora Mittermeyer nei primi minuti, come sempre. La signora Rochester faceva fatica a starci dietro, l'amica sul pettegolezzo era sempre mezza gamba avanti.

<< Ma sei sicura che poi si siano sposati? Avevo sentito dire che volevano fare la luna di miele prima del matrimonio, ammazzando tradizioni e canoni legislativi. Assolutamente assurdo, ma me lo potresti confermare? Perché dicono che Mariamaura sia sempre con un giovanotto di bell'aspetto, di almeno vent'anni più giovane di lei. >>
La carta finale della signora Rochester, una chicca impastata e rollata con abbastanza aglio da irrigare una pianta di patate. Assolutamente imbattibile, e proveniente da fonti ricciosamente preponderanti ed affidabilmente intransigenti.
<< Beh, si, ma non ha mai lasciato il brillante Raimondo. Il giovine esuberante ed imberbe è il loro figliuolo, nato ben prima dell'anticipata luna di miele. Si chiama Sandrolo, un ottimo partito preso, e assolutamente ricalcolato.>>

La signora Rochester ci rimase di sasso.
"Come diavolo fa a conoscere fatti e parlaffi di una coppia intransigente e riservatamente ostile alle calunnie del popolino?"
L'altra vecchietta aveva vinto di nuovo, e con un affondo paurosamente incipriato.
Maledetta bisbetica e tronfia gallina, che perdeva tempo con queste chiacchiere da salotto.
Se l'avesse chiesto, avrebbe scoperto che Raimondo era il figlio della signora Mittermeyer.

domenica 7 luglio 2013

Delirio da Febbre II

Come sempre la febbre è croce e delizia per lo scrittore Assurdo: nel sonnoveglia, mi ci butto.
Ascoltare progressive rock mentre si cerca di dormire con trentotto di febbre è forse il miglior esperimento di sempre.

PRIMO MOVIMENTO
Fate marciare l'esercito dell'Assurdo, con i suoi topolini e le sue trombette, mentre si svolge il matrimonio della Chiesa di Rasputin.
Campane sdindongano alla luce di un radioso sole di luglio, squagliaformaggio, mentre gli accoliti innano alle altezze del cielo le bellezze di un domani rosa e ricco di confetti e bignè.
"Vi prego signori, lasciatemi tuffare, in senso biblico"

SECONDO MOVIMENTO
Pomeriggio di campagna in brezze leggere, con donne che salgono scale di panna. Ascensione al cielo e promiscuità: il caldo non guarda in faccia nessuno.
Ascoltate il sussurro della festa nobiliare, mentre panda colorati si condividono tazze di the dai sapori esotici. Un armadillo suona un pianoforte di latte, ricordando noti dolci come la notte più nera.

TERZO MOVIMENTO
La messa finisce nel tripudio di un esercito in marcia, mentre trullanti tamburi scagliano le loro voci di coraggio oltre le mura del nemico.
La città saluta gli eroi, mentre l'ultimo soldato lancia uno sguardo commosso alla sua torre di giada, piangendo lacrime color albicocca.

QUARTO MOVIMENTO
Alieni tra mucche e cavalli in un deserto di polvere e speroni. Farina del demonio, chiamano la sabbia più rossa.
Non importa il sangue di chi l'ha bagnato: sarà sempre asciutta, arida e cammellosa.
C'è tutto ciò di cui un cavaliere solitario, un ranger, ha bisogno.
Galoppa verso quell'enorme biscotto che chiamiamo sole.

QUINTO MOVIMENTO
La vita di città riempie le orecchie di proiettili di acciaio, mentre Ascol lo sperone trotta per la sua via, alla ricerca del criminale dell'ultima ora.
"Dai ragazzi," urla a un branco di procioni intenti a rubare caldaie "tornate a rubare domattina, e lasciatemi bere il mio frappè".

SESTO MOVIMENTO
Cabinato essere, librati in aria verso la pista delle stelle. La tua Principessa è in un altro castello, color pesca, ma smettila di ascoltare ortaggi e balla il ritmo ancestrale delle ruote di carro.
Sorpassa l'infinito, e giù per la discesa.

SETTIMO MOVIMENTO
Il riposo del guerriero, atteso e riverito, mentre coccodrilli piangono i suoi commilitoni morti dalla nostalgia del cappone.
Sento odore di brodo, e di tristezza.
La trilogia della cucina si trasmette nel naso dei passanti, che affacciatisi alla finestra, rubano una fetta di crostata, e via a dar da mangiare ai colibrì.

OTTAVO MOVIMENTO
Il coccodrillo danzerino apre lo sparo dei cannoni. La trincea si mescola al fango, mentre donne selvagge si avventano come pioggia sui soldati sfatti dalle farfalle e dai bruchi.
"La giungla inghiotte anni e anni di sapere, ricordatelo"
Stiamo combattendo contro la Memoria, ed essa per schernire, suona uno xilofono.
"Non guardare il mostro che sono: sono infatti divenuto umano" è l'urlo straziante della giraffa.

NONO MOVIMENTO
La marcia del ritorno in patria è un felice funerale.