martedì 27 novembre 2012

Politicamente scorretto

Ogni tanto mi piace uscire dal seminato, o come piace dire a me, dal campo arato.
Ed è raro che parli di argomenti di attualità, italiana, estera o inventata: ma la situazione politica che sto osservando in questi giorni non può che farmi sorridere, e l'idea di creare una finta campagna politica tra assurdi partiti in chiave comica mi ha accarezzato talmente tanto oggi che non ho potuto che dedicarci una mezzora, giusto per farla uscire dalla mia testa, urlante e in mutande.

PREMESSA (non voluta ma necessaria): chiunque si senta offeso da questo articolo vada a farsi un giro. E non lo dico perché i politicizzati mi urtano, ma perché non si facciano urtare da me.
Questo articolo è una presa per il culo delle dinamiche che secondo me stanno avvenendo in Italia, ma NON CI SONO RIFERIMENTI A PERSONE REALI O MENO.
Prego astenersi scrassapalle. E se non vi astenete, evitate di rientrare negli stereotipi.

Facendo zapping si vedono le peggio cose.

CANALE 1
Armando della Pimpa polemizza con il Partito dei Gatti di Marmo per non interessarsi del sociale.
Il baffuto segretario del Movimento per i Pois Rossi, moderata sinistra estrema, sostiene che i Gatti di Marmo, e in particolare il loro leader Steve Jobs (riesumato per l'occasione), non considerino un'invasione di locuste un fattore negativo per la popolazione.
Il popolo sovrano inneggia con i cori "Indignato Armando, che il burro bene spando", "Tieni duro Armando, i Gatti stan tremando".

CANALE 2
La campagna del Senatore Barbogi, nota cariatide dell'ambiente dell'estremo centro storico, è un tuonante coacervo di insulti per chi non crede nel processo Jurassic Park.
A cavallo di un dimostrativo Tirannosauro Democratico si aggira per le strade di Tokio terrorizzando Hello Kitty e Applefags.

CANALE 4 (sul 3 c'era un telefilm con Tom Selleck e Uma Thurma che devono salvare un furetto da una balena inferocita)
La Casa della Musica si stringe intorno al Triumvirato Gucci Boy - TruceBaldazzi - Piccolo Lucio, capaci leader e indiscussi conoscitori delle Muse, che incentrano il loro programma sulla proposta di garantire trapianti della prostrata a tutte le donne incinte che lo desiderano.

CANALE 6 (sul 5 c'è la D'Urso, abbastanza assurda da poter essere citata)
I giornalisti fanno cerchio intorno all'Onorevole Zaffoletti, raffreddato cronico con la mania dei coniglietti.
"Quest'anno, a Pasqua" spiega il leader del partito di moderata altitudine "ci saranno coniglietti sotto ogni albero."
I giornalisti che lo intervistano, chiaramente dalla sua, scrivono articoli in cui viene assicurata la coincidenza improbabile della Pasqua e del Natale nel 2013.

CANALE 7
Per ultimo il fanalino di coda della politica: il Prefetto di Casalmare sulla Collina, PierGianPietrAntonio Fronzoletti, imperialista DOC, che schiera una formazione di prim'ordine.
"Puntavo su Darth Vader, ma da quando è stato comprato dalla Disney le decisioni passano sempre da Topolino" comunica pensieroso PierGianPietrAntonio "per questo ho optato per Crudelia DeMon, Kermit la Rana (quando uscirà di prigione), Tinky Winky e Geppetto"
"Naturalmente l'Imperatore sarò io" sottolinea PierGianPietrAntonio "questi potranno pulirmi le scarpe, ma non farmi il thè: per quello ho scelto la Regina Elisabetta."

Ho cercato a lungo il canale 8, provando ogni combinazione di tasti sul telecomando.
Poi ho capito come trovarlo.
Bastava spegnere la TV.

Delirio da Febbre

Ora sto meglio, ma la notte di domenica ha lasciato sulla mia psiche delle ridondanti ferite, crude e allampanate, che ancora oggi mi angosciano, allucinanti nella loro derisione della Razionalità.
Il fatto che mi preoccupa maggiormente è la stima che ho provato per loro. In fondo in fondo, da un certo punto di vista, le ho apprezzate.
Sono state un'iniezione di Assurdo capaci di smuovermi dopo quasi un mese di assoluta inattività. Sono state tanto grandi da rimanermi fissate nella mente, come un tatuaggio sulla fronte.

Vediamo come viene, rivivendole per pochi minuti, se ancora riescono ad evocare i fantasmi del passato, mangiatori di lacrime, disperazione, cuscini e sudore.

PREMESSA: avevo un mal di gola tale da farmi gemere come un gerbillo (anche se non so come gemano i gerbilli, ma con quel nome il loro gemere deve essere tremendo), la febbre, e dato che mi ero appallottolato come una mummia inesperta al primo giorno di lavoro (quando ancora non ha capito che tenere le bende un po' larghe aiuta alla circolazione) stavo sudando.
Insomma, la classica scena da delirante da febbre, con l'aggiunta dell'impossibilità di deglutire per il dolore.
Esperienza formativa e fortificante. Let's go!

DELIRIO

La mia testa si squadra, mantenendo solo i bordi bombati, e la mia faccia si fa monitor.

Per chi ne sa un poco di materia, divento un lettore di schede perforate, inspiegabilmente attaccato ad un monitor.
Per chi non sapesse di che cosa si tratta, sto parlando di un aggeggio simpatico nella quale venivano inserite schede con fori particolari, che indicavano al lettore il programma da eseguire.
Inserisci la scheda, esegue istruzione. Semplice. Non dilunghiamoci.

Ogni scheda, per essere porcessata, necessita che io deglutisca.
Azione e dolore ballano insieme, se voglio avanzare devo deglutire, se voglio avanzare devo soffrire.
Sì dolente il programmare, sì alienante lo studiare!

Ora sono in una vasca di vetro, una palla per la precisione. Il lettore è lontano, sono contento.
Che bello vedere il mondo dalla sensuale curvatura trasparente, lucida finestra!
Ad un tratto la Sensazione mi avviluppa.
La Sensazione è la Regina dei Presentimenti e la Principessa della Cattive aspettativa: la Sensazione è la sensazione che qualcosa possa andare male.
Chiaro: non respiro, sott'acqua. Devo deglutire un po' d'acqua, se voglio risalire.
Dolore per sopravvivere, sopravvivere per soffrire ancora.
La vita è sofferenza sofferente, dolore doloroso, deglutire e masticare (ma anche bere e dormire, russare e mangiare).

Mi sveglio dal delirio, sudato.
So che forse Qualcuno di Imperscrutabile mi ha voluto mandare dei messaggi con tutte quelle storie di sofferenza profondamente legate (come edera ad una pianta) al concetto di agire e sopravvivere; ma in fondo chissenefrega.

Semplicemente apprezzo la montagna di Assurdo che mi è piombata in testa quella notte.
Si chiama vedere il bicchiere mezzo pieno, l'anatra mezza grassa, il biscotto mezzo vaniglia, la casa mezza intera, la zanzara mezza morta, o la lacrima mezza scesa.

Chiamatelo come volete, ma i deliri mi piacciono un po' sempre...

sabato 3 novembre 2012

Illuminazione sulla strada di Dam... di Lucca!

La macchina traballa ubriaca ignorando il fondo stradale burlone dell'Autocamionale della Cisa (che nome caparbio per una strada!).
Il mio stomaco borbotta contrito per gli sbalzi d'umore delle fresche ruote, gli occhi accigliati per la levataccia.
Lucca Comics and Games, croce e delizia dell'affamato popolo Nerd, in grado (quando vuole) di invadere un'intera cittadina, protetta addirittura da mura.

Ma torniamo, ve ne prego, al viaggio in macchina. Il mio articolo non mira a spiegarvi i dettagliati furti di bellezza che ci ha offerto la Fiera (per me, vergine, la prima volta).
Voglio parlare di disegni.

Non turlupiniamoci intorno al perché tali angeliche forme d'arte comparvero davanti ai miei occhi.
Che tratto, che amore per il colore e il multiforma!
Che sapienza nel distribuire sul mero foglio le linee e i punti, che piacere nel constatare il sapere della Bellezza!
Non sempre si conosce la Bellezza.

Grazie Daniela!
Grazie, per avermi fatto capire che l'arte si conosce, si assapora, ma a volte, ci si innamora di essa all'istante, come un'Epifania.

Ora, Cari Lettori, vi starete chiedendo cosa abbia potuto attrarre con tanta voga un servo dell'Assurdo: quale artificio potrebbe stupire chi si è abbandonato tra i peli del Formichiere, negando l'improvvisazione e scegliendo il tutto?
Un DRAGO con una BOMBETTA.

Il Drago si alza al mattino.
Sente la sua figura mostruosa, priva di alcuna finezza; sente di essere più vicino ad una foca, o ad un dugongo, che ad un Drago.
Poi, aprendo il guardaroba, nota l'arma del riscatto.
Fiero come un orsetto che ha appena trovato il miele, si avventa sul copricapo della finezza, ed esce in strada, tronfio e finalmente a testa alta.

L'ABITO NON FA IL MONACO, MA FA IL DRAGO.


A Daniela,
con la speranza che qualcuno più utile di me comprenda appieno la sua arte.

Galleria di Daniela su Deviantart (vedi)