giovedì 15 marzo 2012

Saltellando Felicione

Lambiccando il mio povero ed inusuale cervello, pedissequamente mal gestito, sono giunto alla conclusione del saltellìo incessante.
Ogni persona nasce saltellando, felicione come un peluche stellare sperso per qualche luna boscosa delle Galassie Fantadiottriche.
Chi smette di saltellare può farlo per motivi d'accidente: un rametto pulviscoloso, un moscerino fastidioso, una ranocchia che ti sfida ad essere verde.
Ma in ogni caso lo smettere di saltellare comporta una fine, più o meno visionabile, più o meno dolorosamente.
Il nostro felicioso saltellare può giungere ovunque egli desideri (dicesi ricorsione vitale: lo fa perché lo vuole e lo vuole perché lo fa), ma fattori possono aumentarlo o decelerarlo, oltre che purtroppo fermarlo.
Prendiamo per esempio la definizione che il vocabolario anteluviano da' alla parola TENTAZIONE.

TENTAZIONE: gorgogliante ammasso incolore in cui ognuno vede ciò che vuole. Caratteristica intersoggettiva della TENTAZIONE è la sua capacità di far variare in direzione o velocità, il nostro saltellare.
vedi:      rane verdi di Jesolo
           comare scimmia

Non sono sburocchiolate che mi vengono in mente per l'albero che tira (o per l'albero che fa vento starnutendo), ma esperienze vissute per sofferenza.

Camminavo, anzi, saltellavo col brio di un capriolo che ha addosso le mutande nuove (fresche e odorose di pulito, intonse come un barattolo bianco di latta).
Ad un certo punto, di fronte ad un fiume mostro il ponte giallo mi ha parlato, invitandomi come un burattinaio a saltellare su di  lui, per guadagnare tempo, mi diceva sulle note di un pomeriggio primaverile.
Accettavo come un XY che vede un XX, lanciandomi in un galoppo forsennato, berserk di gambe.
Cacchio il gufo aveva ragione.
Nel momento in cui il mio balzello stava per toccare il giallo del ponte sorridente, e il mio cuore era leggero come panna montata, il ponte si scansa e finisco nell'acqua.
Quanto ho dovuto saltellare per uscire dalle schiumose acque sciabordanti, tumulto di scogli e di spuma, brezza liquida e frizzante!

La morale è: saltellate attenti, diffidate dei ponti gialli, il male è TENTAZIONE, meglio a questo punto la convenzione.

P.S. La rima non è voluta.
Almeno non consciamente.

Nessun commento:

Posta un commento