"DEL MONASTERO O DEL VENTO
Codici di vecchi manoscritti svolazzano come colibrì liberi nell'aria.
Il monaco del freddo odiava i gamberetti, gli scampi, ma non le aragoste.
Le aragoste sono nobili.
Sottane si scontrano alla ricerca della folle via del dolore, verso penitenze e celle. cantate l'inno del dolore, ripetetelo mentre guardate il cielo.
Il vento si infrange sulle nostre ossa.
DEL SOLE O DEL PIANTO
Pareti di ghiaccio spaccano gli occhi di chi osa.
Piange la giornata, piange il sole, piange la Barriera.
DELL'OCEANO O DELLA FUGA
Credevo di essere al sicuro, ma mi hanno trovato.
Credevo l'Oceano fosse infinito: invece è solo vasto.
DELLA FIERA O DEL FURTO
Cantilene si disperdono nella sera. Saltimbanchi e pizze, rotonde e trampoli; ammantati si avvicinarono a me. Provarono con il portafogli, ma mi rubarono il sonno."
Le dicotomie mi hanno sempre affascinato. Separandoci un attimo da questi frammenti di storie, ben più lunghe e ricche di significato, si può vedere un quadro d'insieme che prevede nel raccontare poco il celare grosse parti di ciò che lo scrittore intende.
Per meglio dire: ognuna di queste lacrime di storia ha dei perché dietro, legati a mie esperienze personali, a miei stati d'animo o a mie sensazioni.
"DEL SUSSURRO O DEL PERCHE'
Non so perché ma trovo estremamente liberatorio scrivere sussurri nella notte.
DELLA PORTA O DELLA FALCE
La scorsa notte bussò ancora quella donna. Era la terza volta quella settimana, e iniziai a piangere. Ero rimasto solo io in casa.
DELL'AMORE O DELLA FINE
So che sei là fuori.
So che sei lì dentro.
DELL'OSPITE O DELL'ORRORE
Rallegratevi in casa mia, l'ospite è sacro. Accidenti, deve essersi bloccata la porta..."
Come vedete queste poche righe hanno una potenza mostruosa.
In quanto amante della letteratura apprezzo la potenza dicotomica di questo genere letterario, al quale non saprei dare un nome.
So che non è abbastanza assurdo, per i puristi della mia letteratura. Ad essi sono dedicati i successivi frammenti.
"DEL PINGUINO O DELLA LAVATRICE
Lavami a secco, sono sterile. Aggrappati con forza e lasciati lavare lo smoking, caro.
DEL MATRIMONIO O DELLA FARSA
Il piatto venne lanciato in cielo, e il matrimonio degli spaventapasseri divenne realtà. Nessuno capì che la farsa era appena cominciata, nemmeno quando il testimone tagliò la torta con una forbice di spuma.
DEL VIAGGIO O DELL'ESPLORARE
Santiago è un bel posto, una bella persona e un notevole baobab.
Delle tre, sceglierei la quarta via, quella della laguna: Santiago è un ottimo alligatore."
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