Saltimbanchi rappezzati,
in una viola lanugine, raccapezzano oggetti
a noi districati.
Saltiamo sul tondo,
corriamo sul mondo:
giostra che ti rigiostra,
cavaliere indifferente, maestro
della vita di quartiere.
Lanciàti con formiche nel fulgido tramonto,
mangiamo rinoceronti,
e non ne traiamo alcun conforto.
Piccolo esempio di poetica dell'Assurdo: il flusso deve essere continuo, e le mani devono fermarsi a scrivere solo ad opera compiuta.
RispondiEliminaLa liberazione che proverete sarà totale: le piccole bestiole ridondanti che vi saltellano nella testa, berciando come lucertole, troveranno completo sfogo.