venerdì 24 agosto 2012

Sano Delirio, in Giallo-Noir

Mi manca un po' il vecchio Assurdo, quello dove al mattino mi alzavo e sparavo una caterva di cagate su un Blog che è nato per mio divertimento. Insomma, quando ancora le statistiche erano basse.
Oggi ci ho dato un'occhiata, e ho porca vacca! Più di 1100 visualizzazioni! Per circa articoli! Il che facendo due calcoli veloci porta a 30 visualizzazioni per articolo. Cavolo.
Sono commosso.
Ma al di là di quello, per tornare all'inizio del mio contorto discorso, questo Blog è nato per me. Per farmi sfogare, per liberare la mia mente da quei colorati fantasmi che la assediano continuamente.
Se mi leggete, vuol dire che vi piace, se non vi piace, non leggetemi. Vi voglio tanto bene lo stesso. Perché ora, come nove mesi fa, voglio divertirmi, e se vi divertite anche voi, tanto meglio.

SANO DELIRIO, IN GIALLO-NOIR

Birra. Cruda che cade sulla mia testa calda, mentre attendo che quel maledetto procione bussi alla finestra. O alla portiera, non so mai da che parte si avvicini. 
E speriamo che si sia ricordato la parola d'ordine.
<<Carretto, ricordatelo>>
Spero non siano state parola al vento.
Bussa dal pavimento.
<<Parola d'ordine>> gli faccio pigramente, mentre spengo il phon.
<<Carretto, ricordatelo>> risponde lui. Dal suono della voce sembra stia mangiando una ciambella. Ora mi sente.
Entra che ha già deglutito.
<<Mangi sempre in servizio, Richard. Ti ricordo che più di un procione è stato scacciato dai Vigili del Fumo per questo motivo.>>
Lui mi guarda con i suoi occhietti mascherati, nega debolmente. Mi ha sempre visto come un maestro, solo perché la prima volta che ci siamo visti indossavo una lavagna. Un bel vestito gessato, di colore verde: me lo aveva regalato un Quadrato, compromesso in un traffico di lampadine importate di contrabbando a Venezia. Tutti sapete che a Venezia le lampadine sono state vietate dal Doge (che mi immagino come un uccellaccio pieno di soldi, sporco come un gatto e leccapiedi come un piccione. Maledetto Doge) per evitare altre morti di gente che avvitava lampadine sott'acqua.

Quella sera la stessa cosa. I ranocchi avevano comprato un carico di prolunghe per tenere sotto scacco la città della Laguna, ma questo aveva fatto scattare le attenzioni della gang dei giganti, mai contenti della loro situazione.
Come fa un gigante ad agire nell'ombra? Frustrante.
I giganti avevano dunque corrotto alcuni scaricatori di porto, che per guadagnare sulla lista spese avevano a loro volta corrotto delle gazze ladre.

Appoggio il gomito fuori dal finestrino. Le trombe della cattedrale squillano roche nella sera, suonando un sacro jazz di benvenuto. Il porto ci sputa addosso. Peccato che abbia appena fatto lavare la macchina.
<<Allora Richard, lo sai qual è il nostro compito stasera?>>
<<Allora. Il traffico di diamanti che copre le prolunghe sta per essere scoperto dalle gazze ladre assunte dai giganti, e le ranocchie sono davvero nei guai. Dunque arrestiamo quei due rospi laggiù, eliminiamo le prolunghe. Poi aspettiamo le gazze, tiriamo fuori una confessione, e arrestiamo le pedine grosse.>>
Lo guardo. Troppo giovane per capire, troppo giovane per fingere.
<<Sei in arresto, Rick>>
Non resiste neanche, nemmeno una lacrima gli scorre sul pelo.
<<Come hai fatto a beccarmi?>>
<<Lo sanno tutti che le ciambelle le mangiano i giganti. Devi imparare a masticare meglio, Rick.>>

Quanto mi sono divertito a scriverlo. Liscio come la plastica dei giochi per bambini.
Ah, per il migliaio di visualizzazioni. Grazie

4 commenti:

  1. La Redazione de L'Assurdo si complimenta vivamente. Al di là del fatto che complimentarsi mortamente è difficile, questo racconto è davvero, davvero bello.

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  2. Grazie! Ma... Redazione? Sembra una cosa da gente importante! E' una rivista?

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  3. No no, non siamo una rivista e non abbiamo una struttura formale. Siamo solo un blog appena nato, scriteriato e un po' bovino. Ti capitasse di voler partecipare mandaci qualcosa! Intanto ti linkiamo! ;)

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  4. Beh per la partecipazione se già volete pubblicare questo racconto (visto che vi è piaciuto) fate pure! Basta solo che mettiate il mio nome in fondo all'articolo, non sono in cerca di gloria o nient'altro :)
    Per partecipazioni future credo che mi abbia mandato l'amicizia su FB uno dei vostri collaboratori, ci si sente lì!

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