domenica 4 dicembre 2011

La Bellezza (3)

Addentriamoci nel discorso, con un occhio di riguardo alle scimmiette che ci osservano dalla finestra, ridacchiando e indicando il rinoceronte che è in noi.
Dalla Bellezza deriva direttamente la Perfezione, poiché se qualcosa è bello, allora può essere perfetto.
Non esiste il perfettamente brutto, oppure il perfettamente schifoso, il mostro perfetto, ecc ecc.
Il Formichiere è perfetto, ed è bellissimo.
Una tazza di trenini è stupenda, una cupoftea è così bello da dire che è perfetto.
Tutti i vocaboli belli da pronunciare hanno una loro perfezione.
Dunque una frase composta solo da essi è perfetta, se disposti nel giusto ordine.

Bambagia pigiata in posate pappardelle, senza mappatura o pimpanti pampini di malleoli, tondi usucapioni e barbagianni di velluto vaporoso.

La Perfezione è dentro alla Bellezza.
La Perfezione non è di questo mondo e dunque non appartiene alla Convenzione; quindi per forza deve appartenere all’Assurdo.
Dunque la Perfezione è dentro alla Bellezza e dentro all’Assurdo; ma la Bellezza è dentro all’Assurdo o è un’altra cosa, al di fuori della mia visione biforcuta dell’Universo?
L’Assurdo deve dunque essere definito.
Proverò ora a comprimere in poche righe tutto quello che barrisce nella mia mente, quando la parola Assurdo, come una fragola verde, mi assale da dietro al vicolo della Convenzione.

Assurdo: Maratoneta instancabile che percorre con le sue pelose zampe un oceano di crema, mentre gli intelletti applaudono la vita e la bellezza di un campione di villosità.

La parola bellezza rientra nella mia definizione di assurdo.
Riproviamo con un’altra definizione.

Assurdo: cornucopia di cavalieri erranti, raminghi e pingui elefanti, peluche incantati che si dirigono verso le steppe del kiwi e della macedonia.

L’immagine della questione mi sembra abbastanza bella, poetica, stimolante e divertente.
Per quanto mi riguarda la conclusione può essere una soltanto: la Bellezza deriva dall’Assurdo, poiché esso spingendosi al di fuori della Convenzione può permettersi di eliminare ogni componente di bruttezza, prendendo la forma più pura di ogni cosa ed elevandola agli strati più alti della torta.
Ma tramite questo discorso si giunge ad un nuovo bivio: l’Assurdo è oggettivo oppure diverso per tutti?

Ogni giorno questa giungla si amplia, mettendo a nudo pesci che fino al giorno prima parevano estinti, mentre ora compaiono su uno sfondo grigio, invitando ad osservare l'arcobaleno in ognuna delle sue squame.


1 commento:

  1. Naturalmente bisogna ancora rivedere diversi punti, ma lasciatemi un po' di tempo: vedrete che nulla è inutile, mentre tutto fa brodo

    RispondiElimina