giovedì 8 dicembre 2011

La Religione di una Scimmia

Spesso mi sono interrogato sulla scimmia.
Ma non sulla scimmia in sé, pura essenza del peloso bercìo, ma sulla scimmia come uomo.
O meglio, della parte, sicuramente insita nelle scimmie, dalla quale è partita le razza umana.
L'operazione potrebbe essere tentata attraverso un approccio che ad esclusione elencherebbe tutto ciò che non abbiamo preso da questo nobile animale.
Si partirebbe di sicuro dall'alluce opponibile, grave rimpianto dell'uomo moderno, per arrivare alla passione per le formiche e gli insetti, forzatura già descritta ne "L'Elogio del Formichiere".
Il lavoro, per quanto potrebbe apparire stimolante (guardar le scimmie è sì soave e gustoso sollazzo!), ma lungo, ed estremamente incerto.
Tanto incerto che tirare a bocciare da più sicurezze: e questo ci porta ad un secondo approccio, cioè quello di andare a caso, a tentoni, a casaccio, alla carlona, d'ignoranza, senza aver alcun minimo sentimento di dignità scientifica.


Dunque quella parte che maggiormente si è sviluppata dalla scimmia all'uomo, calcolando movimenti di astri empiricamente fermi nel nulla più blu.... la scimmia ci ha donato l'intelletto.
La ragione, il raziocinio, la voglia di banane e la Sacra Tradizione Atavica dello scassare le palle.
Quindi la scimmia era dotata di intelletto, e questo per forza di cose: come avremmo fatto ad ereditarlo altrimenti?
Stando al contrario, noi adesso potremmo avere delle pantofole al posto delle mani e delle poltrone ai posto dei piedi (di quelle di pelle marrone, piene di polveri e di rammentavo).
La scimmia era dunque dotata di un certo livello di intelligenza, tale da permetterle di scaccolarsi il naso con precisione e di desiderare ardentemente le banane; inoltre prendevano in giro rinoceronti, e, malauguratamente, formichieri.


Tutto ciò doveva essere per forza regolato da qualche tipo di legge, e ne esistono di tre tipi: naturale, religiosa, sociale (e quelle dei lamantini, ma adesso siamo a pettinare le scimmie e non possiamo pensare a cose serie).


Di sicuro non erano sociali, altrimenti ora saremmo a parlare del'Antica Civiltà delle scimmie di Sua Maestà il Re Scimmia.


E di sicuro non erano naturali, perché di solito (e particolarmente nelle scimmie scimmie scimmie scimmie, che bello dire scimmie) l'intelletto elimina le pulsioni ferine, animaleschi residui di una lontana Utopia dove tutto era puro istinto animale, e i vermi sbranavano i lupi (cit.), e dunque il legame più profondo con la natura.


Allora dovevano essere per forza religiose, e la scoperta è sconvolgente come un ananas a forma di tavolo.
Chi afferma che le scimmie non dovevano essere regolate da leggi sbaglia di grosso, e le sue idee non verranno tutelate: questo è il volere del Re Scimmia, Signore dei Berzè, dei Panzè e delle Scimmie tutte.
Provate a immaginare un fottio di scimmie accalcate in una ressa da Bolgia, dove arti di scimmie e ri-scimmie si moltiplicano senza sosta nella palla pelosa.
Non doveva essere un bel mondo.


So the Monkeys must have a sort of Religion, o Wow! That's awesome, MyLord.


Leggi religiose.
Avevano dunque una religione.
Ma di che tipo di religione si para quando si parla di scimmie, piene di sorprese, a volte anche per loro, così misteriose eppure conosciute?
Perché i Maya avevano indovinato che la scimmia era così leggiadra nella Compagnia dell'Anello, mentre si fumavano erba pipa e saltellavano sul cappello di Gandalf il Grigio (come tutti ben sanno il bianco non ha il cappello), e che essa era l'ingrediente principale della peperonata?


Tutto questo richiama una religione più vecchia del Brasile stesso, più del più vecchio dei pinguini più vecchi, ma non vecchia come lo spirito ribelle del Formichiere Primordiale.


Quando si parla di religione si parla di qualcosa in cui si crede fermamente, qualcosa in cui viene riposta la nostra fede, e che molto molto molto spesso parla di una vita dopo la morte in un bene assoluto, bianco e pulito, fresco come le salviette dell'ospedale.
Qualcosa in cui viene riposto il bene futuro dell comunità tutta.


Facciamo un piccolo riassunto:
-il piccolo Timmy viene salvato dal vecchio Scrooge;
-le scimmie sono nostri antenati;
-le scimmie ci hanno donato l'intelletto, o meglio, ce lo siamo presi senza chiedere permesso;
-ogni intelletto deve essere regolato da leggi, altrimenti sprofonda nella mer nel Caos più marrone nero e tremebondo;
-le scimmie avevano dunque un sistema di leggi basate sulla religione, perché esse non potevano essere basate sulla società o sulla natura;
-tale religione puntava ad un'età in cui le scimmie avrebbero regnato sul mondo intero.


La conclusione su quale sia la religione delle scimmie è dunque evidente: l'Evoluzionismo.
Il Grande Messia Charles Darwin, che come tutti ben sanno era una scimmia (vedi foto), ha poi raggruppato tutte queste leggi in un unico Libro Sacro, rendendo imperiture nel tempo le leggi delle scimmie, e il loro spirito indipendente e fiero.


Le scimmie credono nell'Evoluzionismo, povere scicche: tutti sappiamo bene che l'unica teoria dell'origine delle specie degna di questo nome è la teoria del Formichiere Primordiale: ma questa è un'altra storia, e se fate i bravi forse un giorno ve la dipingerò sulla facciata della casa, riproducendo l'estasi creativa della Santa Coda a Swiffer.

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