martedì 27 dicembre 2011

Storia di Natale

Erano ormai diversi giorni che il popolo degli elfi natalizi resisteva ai continui attacchi degli eserciti comandati dalla regina della Svervegia. 
Ormai Gesù (Generale delle forze elfiche) cominciava a perdere le speranze di una vittoria e decise di istituire una riunione delle maggiori autorità militanti elfiche per sferrare una disperata controffensiva. La guerra andava avanti da tempo immemore... due settimane lunghe e logoranti (forse per voi umani non è molto, ma l'arco di vita medio di un elfo natalizio è di circa due giorni, quindi facendo 2 conti erano 7 generazioni circa che si combatteva) e Gesù voleva porre fine a questa disputa il giorno del suo compleanno, così da poter festeggiare a dovere; a Gesù piaceva molto festeggiare.
Molto. 
I capi militanti radunati di gran corsa erano cinque, i più mitici e leggendari figuri del tempo: il pirata Giandomenico; l'AntEater, così famoso e temerario da avere una storia tutta sua sempre in questo blog; Pietro; Lord Taleggio di Winterhorn, il legittimo topo erede al trono della Svervegia, andato in esilio e divenuto ramingo; e poi Gesù. 
La riunione ebbe inizio alle 00:00 e Gesù aveva intenzione di sferrare l'attacco per le prime luci dell'alba, dunque non aveva molto tempo e inizio a parlare <<Ordunque fidati miei amici et conoscenti, non tergiverserò, arriberò lesto al dunqu: ordii codesto concilio al fine di annunziarvi che al sorgere del sole intendo dar pugna a quella masnada di stolti quali sono le militie di Vostra Altezza Madama della Svervegia, confido nel vostro sostegno et ausilio >> (a Gesù piaceva parlare aulico e antiquato, lo faceva sentire importante). 
Allorchè rispose l'AntEater a nome di tutti: infatti il rispetto nei suoi confronti era tale da consentirgli di parlare a nome dell'intero concilio.
<<Gesù io appoggio la tua proposta, gli elfi natalizi non ne possono più di combattere e poi abbiamo tutti voglia di una festa post vittoria portatrice di degrado e ignoranza terapeutica, e il tuo compleanno cade a fagiuolo!>> 
Gesù rispose <<Ordunque è deciso! permane un ultimo inghippo: Vostra Altezza Madama della Svervegia vanta note arti di stregoneria e lungi dalla pugna ella scaglierà sortilegi avversi alle nostre truppe, dunque un baldo tra noi cinque dovrà comandare il magno vascello volante così da abbrustolire la ribalda dall'alto, propongo per questo compito l'impavido lupo di mare Pietro! te la senti di adempire a questo compito?>> 
Pietro rispose <<Si!>>. 
Allora si radunarono tutte le truppe in gran fretta e gli elfi furono schierati, se ne contavano diecimila, un numero ragguardevole oserei dire. 
Allorchè Gesù, allo fianco de lo suo fido scudiero Natal Babbo, spronando lo fiero destrier Sauro, esortò i fanti et la cavalleria tuonando <<PER POLLUCE! ALLA PUGNA!!!>> 
L'esercito elfico natalizio attaccò le schiere della Regina della Svervegia, costituite per la maggior parte da piccoli popoli ed entità male, esseri devoti alla guerra, sostenuti dai sortilegi della strega e maggiori numericamente rispetto agli elfi, la sconfitta sembrava ormai certa per gli eserciti elfico natalizi e la festa di compleanno di Gesù pareva essere destinata a rimanere solo un sogno. 
Ma quando tutte le speranze pareano dissolversi il magno vascello arrivò alle spalle della Regina della Svervegia, da lì vi scese il valoroso Pietro e guardando la Regina negl'occhi disse <<Soggiaci all'ira del mio brando!>> così le staccò di netto le gambe, e scortole il tubero con un'occhiata di malizia la decapitò. 
La guerra si concluse con la vittoria elfica natalizia e Gesù organizzò una grande festa, alla quale tenne un breve discorso per elargire i suoi migliori auguri a Lord Taleggio di Winterhorn risalito sul trono e per congratularsi con Pietro, iniziò dicendo: <<Amici, abbiamo avuto la nostra rivalsa verace! Abbiamo sconfitto la gaglioffa Vostra Altezza Madama della Svervegia! E' d'uopo fare i migliori auguri al neo Re Taleggio, signore di tutti i formaggi e ringraziare Pietro, a cui dono a nome di tutto il Reame il tubero d'oro della gaglioffa Vostra Altezza della Svervegia: possa tu farne buon uso!>> 
Pietro rispose <<Grazie!>> e Gesù concluse <<Ma ora, bando alle burle! Giubiliamo! E' d'uopo festeggiare! Andiamo a copulare! E con celerità per non mancare il momento della torta!>> tutti applaudirono e si procedette con la festa, che per la cronaca non fu poi niente di che, ma dato che gli elfi natalizi erano sette generazioni che non festeggiavano la reputarono l'evento più giuocoso e giubilante mai avvenuto e ne cantarono ballate e poemi per circa 10 generazioni ancora!

Francesco CapitanSalati

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